Casa Canale House, Vasto (CH)

Il manifesto 4D di una ricerca europea

LA DECLINAZIONE A 360 GRADI DEL CONCETTO DI RISPETTO AMBIENTALE È IL VALORE INTRINSECO DELLA CASA CANALE, PROGETTATA DA PIETRO DE CINQUE

AUTORE
Maria Giulia Zunino
PROGETTISTA
Pietro De Cinque
DISTRIBUTORE
DE5 Linear House Srl
PIASTRELLE
ABK

È sempre un'emozione quando, in auto o in treno, si arriva al tratto di costa adriatica scandita dai ”trabocchi”, perfette macchine da pesca su palafitte che si allungano sul mare. Modernissimi anche se sembra nascano nel 1700; descritti da Gabriele D'Annunzio come ”ragni colossali [dotati] di vita propria”; nati per pescare anche durante le intemperie evitando i rischi della navigazione, i ”trabocchi” sono oggi protetti per il loro valore artistico-culturale.
Questa casa affaccia sul ”trabocco Canale”, nell'omonima località a nord del golfo di Vasto Marina (Chieti). A sua volta anche Pietro De Cinque - ingegnere votato alla compatibilità ambientale - progetta e costruisce ”una macchina”. Una macchina ”viva”, a emissioni zero, articolata nei volumi e nel rapporto pieno/vuoto del sistema di terrazzi.
La si vede solo dal mare, mimetizzata con il contesto ricco di ombre grazie alle macchie scure che in facciata mitigano il candore delle tipiche case del sud Italia.
A sorpresa vi si entra dall'alto, dalla copertura a livello strada, a 12 metri sul mare. Essa diventa un grande ”piazzale” panoramico, introdotto dalla pergola con i pannelli fotovoltaici che forniscono tutta l'energia necessaria. Da lì scale e ascensore permettono di scendere fino al livello -2, il più intimo, riservato alla zona notte.
Raccontata così potrebbe sembrare una casa ipogea, buia e misteriosa. In realtà è luminosissima e segue il pendio naturale alla ricerca di continui scorci visivi sul paesaggio.
Il desiderio di ridurre al massimo l'impatto ambientale parte dalla scelta dei materiali, locali e riciclabili. All'esterno: legno per schermature solari, parapetti e recinzioni; intonaco bianco e grigio antracite per le facciate; acciaio per i parapetti; pietra di Trani per i muretti di contenimento. All'interno: legno e materiale ceramico. Sono le grandi lastre in grès porcellanato della collezione ”LAB325” prodotta da ABK a connotare cucina e bagni. I moduli con spessore di soli 9 mm sono perfetti sia per i top della prima sia per il pavimento e il rivestimento dei secondi. La collezione, in questo caso scelta nella finitura liscia come il cemento rasato denominata ”Base”, deve il nome al codice 325 della polvere di cemento abbinato all'idea di sperimentazione. Oltre ai materiali e all'utilizzo totale di energia rinnovabile, in una zona priva di sistema fognario come questa l'altro componente fondamentale in un progetto ecocompatibile è la depurazione dei reflui domestici destinati all'irrigazione.
A tale proposito la casa è il manifesto del meglio di quanto offrono le ricerche europee, per le quali il Gruppo De5 riserva una parte importante degli investimenti. La casa partecipa infatti come sito pilota ai test internazionali del sistema modulare ”Innoqua”, innovativo metodo di depurazione naturale, adatto ad aree urbane e rurali, che sfrutta il potenziale combinato di lombrichi, zooplancton e microalghe.

Piastrelle
ABK, LAB325
Tipologia
grès porcellanato
Formati
120x120, 80x80, 60x60
Colori
Base Pepper
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): E ≤ 0,5%
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): UB
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): < 175 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10

Certificazioni e premi
LEED


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